Primo giorno: partenza dal centro, ci si dirige verso Pollina, paesino di origini medievali del Parco delle Madonie molto noto per la sua posizione arroccata (m. 1000) e per l’anfiteatro di origine romana. Ci si lascia Pollina alle spalle e si discende verso il Fiume Pollina; proprio da questo punto inizia la Catena dei Nebrodi, particolarissimi per la loro posizione in cui sembra di toccare il mare con le dita nonostante si stia sulle montagne la loro natura incontaminata inoltre conquista decisamente il cuore! Ci si volge verso nord-nordest per giungere ai piedi di una collina dove sostiamo presso un laghetto artificiale: picnic e riposo per uomini e cavalli per circa due ore! Si prosegue risalendo la collina attraversando un bosco di querce da sughero fino a giungere a Tusa (m. 600). Si trascorre la notte in agriturismo o, secondo la temperatura, accampati in tenda vicino a qualche sorgente. Se si dorme all’aperto, si accende un bel falò per scaldarci e occuparci delle nostre indimenticabili grigliate. Il calare della notte ci invita ai racconti e ai ricordi della giornata trascorsa. Scende però poi piano il silenzio, si ha solo il tempo e il desiderio di contemplare il manto stellato che ci augura la buonanotte. Si garantiscono delle dormite straordinarie!
Secondo giorno: la mattina sveglia country: caffè preparato sulla brace sotto gli occhi di qualche scettico che ancora non crede che possa uscir fuori! Ci si ripulisce alla fonte (acqua certamente un po fresca), si preparano i cavalli per un’altra giornata d’avventura. A chi crede che la Sicilia sia una terra povera di acque, qui troverà la sua smentita il nostro percorso è difatti continuamente disseminato di laghetti e sorgenti naturali. Risalendo in direzione sud si cominciano ad intravedere dei paesini che sembra rimasti intatti, proprio come se il tempo non fosse mai passato. Arrivati in cima al monte Pizzo Volturo (m. 1223) dominiamo ormai buona parte della Sicilia: l’Etna, le Isole Eolie, Enna. Tutte queste località si vedono perfettamente e non sembrano neanche troppo distanti. La nostra tappa prosegue fino ad arrivare a San Mauro Castelverde, qui è prevista la sosta per il pranzo. Durante l’ultima tappa in genere l’umore del gruppo e un pò basso perché l’avventura sta per finire si comincia infatti ad intravedere il nostro centro. Ci rimane da attraversare ancora tre fiumi ed eccoci a Cavallonatura; come di consueto ci aspetta una bevanda calda accompagnata da dolci locali di nostra produzione. Ci lasciamo con il gruppo con la promessa di un’altra avventura al più presto.